Che cos'è
Bisogna ricorrere ad una figura della topologia, il nastro di Moebius, per raccontare la psicoanalisi cui facciamo riferimento.
La peculiarità di questa superficie è di avere un solo bordo e un solo lato. La formica di Escher che la percorre senza discontinuità, verifica, ad ogni istante che c’è un rovescio, un altro lato da quello su cui poggia. Facendo un giro completo si ritroverà dall’altro lato senza aver varcato alcun bordo. Ciò che prima era il diritto è divenuto il rovescio.
Questa è la figura dell’inconscio freudiano: il rovescio del discorso cosciente non è fatto di una stoffa diversa. Ci sono un diritto e un rovescio ma sono fatti dello stesso tessuto e l’uno può occupare il posto dell’altro.
Lo slittamento da un significante all’altro, ovvero la freudiana libera associazione, è una catena che si srotola sul nastro e i cui incidenti di percorso designano il rovescio: i lapsus, gli equivoci...sono momenti in cui l’altro lato, inconscio, si offre all’ascolto.
Possiamo definire la psicoanalisi un metodo, uno stile e un’etica della cura e della ricerca.
A chi si rivolge
La psicoanalisi si rivolge a chi, sofferente, manifesti un desiderio di sapere interrogando se stesso.
Come si svolge
La cura psicoanalitica è una cura di parola dove l’inessenziale (lapsus, sogno, atto mancato,sintomo...) diventa la porta di accesso al nucleo del soggetto, al suo desiderio.
ll progetto di analisi può realizzarsi dopo che analista e paziente hanno effettuato uno o più colloqui preliminari.
Nel corso dei primi colloqui con l'analista, nel momento in cui vi siano le condizioni e una buona motivazione, si concorda la data di inizio e il ritmo settimanale delle sedute, l’onorario e i periodi annuali di pausa.
La psicoanalisi può essere applicata a terapie a base psicoanalitica che si svolgono in un contesto individuale, di coppia, familiare e gruppale.
Per informazioni
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