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NUOVA USCITA: “Lo psicodramma” di Gennie e Paul Lemoine
A cinquant’anni dalla sua pubblicazione in Francia nel 1972, seguita dalla traduzione Feltrinelli in Italia nel 1973, Poiesis si impegna a colmare, con una nuova traduzione di questo classico della psicanalisi, un vuoto culturale.
Rilanciare la lettura dell’opera è una valida occasione, infatti, per riproporre lo Psicodramma freudiano in Italia, come modello di psicoterapia a orientamento analitico che risponde alle questioni del disagio contemporaneo. Lo psicodramma può arginare la deriva olofrasica della comunicazione odierna e riannodare il filo sia del discorso soggettivo che del discorso sociale.
 
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Note psicoanaliriche su sogno e gruppo

a cura di Patrizia Cupelloni

Scritti di Simonetta Bassi, Anna Marcella Cara, Paola Cecchetti, Patrizia Cupelloni, Fabiana Fossati, Guelfo Margherita, Alexandre Patouillard, Mariateresa Pucci, Lucio Russo, Loredana Vecchi.

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In questo libro si riferisce di una peculiare esperienza psicoanalitica sul sogno, svolta in gruppo. Un lavoro che, attraverso la lettura di testi onirici di pazienti anonimi e assenti, ha favorito un approfondimento dell'esperienza del sognare. Attraverso uno specifico metodo di lavoro che ha escluso le libere associazioni dei sognatori e le interpretazioni, si è costituito nel gruppo un sistema energetico/affettivo di intensa partecipazione e di sospensione delle censure e della ragion logica. Ciò ha generato una ibridazione feconda tra uno stato psichico prelogico e il pensiero logico. Una complessità dalla quale sono nate formazioni allucinatorie di nuovi simboli, di parole inusuali, di fenomeni sconosciuti, che hanno consentito, al e nel gruppo, esperienze visionarie immaginifiche dell'arcaico dimenticato e fuori dal linguaggio verbale. Forme di pensiero creativo che hanno ridotto nel gruppo la barriera tra veglia e sogno, tra i sogni dei singoli sognatori e il sogno del gruppo. Si è generata una veglia potenziata dal sogno, una ragione sognante. Questo testo, a cui hanno partecipato anche, tra gli altri, Guelfo Margherita e Lucio Russo, psicoanalisti noti per il loro impegno clinico e teorico anche con i gruppi, può interessare sia coloro che studiano e praticano la psicoanalisi nelle sue varie forme, sia lettrici e lettori che amano entrare in contatto con gli aspetti inconsci della psiche umana, di cui l'attività onirica è l'espressione più profonda.

Patrizia Cupelloni, psicoanalista con funzione di training della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) ePatrizia Cupelloni, psicoanalista con funzione di training della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) edell'International Psychoanalytical Association (IPA), vive e lavora a Roma. Di formazione freudiana e bioniana, siè a lungo occupata di psicoanalisi di gruppo. In questo ambito di ricerca nasce il suo interesse per le areeindifferenziate della mente e per la melanconia. Studiosa del sogno e dell'identità, è autrice di numerosi articoli esaggi. Per FrancoAngeli è curatrice e coautrice dei seguenti volumi: La ferita dello sguardo (2000), Genealogia eformazione dell'apparato psichico (2007), Generi e generazioni (2008), L’impronta deltrauma (2009), Psicoanaliste (2012).

 

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Con grnde paicere segnaliamo l'uscita per Alpes del testo che raccoglie il lavoro dell'equipe psicopedagogica di Apeiron nelle scuole.

https://www.alpesitalia.it/prodotti-872-voci_dall_adolescenza

Gli studenti navigano

Un'esperienza dell'équipe psicopedagogica di Apeiron

Nessuno sa davvero cosa stia accadendo alle ragazze e ragazzi privati, in un momento così delicato della loro vita, di tante prime volte fondamentali come la prima uscita da soli con gli amici o con chi si ama, gli spazi da frequentare lontano da occhi adulti, il tempo da trascorrere fuori casa con i suoi imprevisti e le sue sorprese.
Segnali sempre più preoccupanti parlano di tanti adolescenti che non vogliono più uscire di casa, che si trascinano tra il letto e gli schermi grandi e piccoli che li circondano. I più “fortunati” hanno almeno una stanza in cui rintanarsi nella loro solitudine ma tanti altri si trovano a condividere spazi angusti con i loro familiari.
Aumentano esponenzialmente depressioni, stati d’ansia, episodi di autolesionismo. Troppi sembrano volersi rintanare e annullare in un limbo dove il corpo è sottratto, negato. Il corpo come esperienza, comunicazione diretta e fonte di desiderio negli anni in cui esplodono le attrazioni reciproche.
(…) È questo il paesaggio in cui si trovano a vivere oggi ragazze e ragazzi?
Per sostare attorno a queste domande con cautela e attenzione viene presentata e documentata una ricerca di grande interesse perché sghemba e laterale rispetto al funzionamento abituale della scuola. Una ricerca che non tende a strutturare e solidificare conoscenze arrivando a conclusioni certe, ma mostra piuttosto come si possano agitare le acque inquiete dell’inconscio, per fare emergere immagini e liberare associazioni capaci di dare respiro al pensiero e riflettere insieme, in un’attività corale volutamente aperta e inconclusa.
L’inciampo che provoca tutto ciò è relativamente semplice. Si propone a ragazze e ragazzi di comporre acrostici, che costringono “a usare poche parole, pensate con fatica per ‘infilarle’ nelle lettere iniziali”.
(…) Sono circolate emozioni sia in presenza che a distanza e così, “nelle pieghe degli acrostici possiamo ritrovare i prodromi di ciò che stiamo vivendo: parole come anonimato, segretezza, giocare, instagram, internet, amicizia, ozio assoluto, navigare senza limiti…”.
(…) Intorno a questi acrostici detti, ritmati e a volte persino cantati si intuisce un desiderio di riscatto dalle privazioni connesse a troppe relazioni a distanza, che hanno schermato le comunicazioni reciproche. Ed è come se, una volta tornati in presenza, si sia voluta esplorare la potenza espressiva ed emotiva di sonorità e modulazioni di parole suonate in coro.

Scritti di 
Marisa Andalò, Donatella Barazzetti, Serena Bartoli, Natalia Bricca, Mariella Colosimo, Paola Cecchetti, Lucia Presciuttini, Marina Romano, Lucia Salvemini


(dalla Prefazione di Franco Lorenzoni)

 
 

SULLA RAPPRSENTAZIONE - Narrazione e gioco nello psicodramma analitico

di Serge Gaudé - Edizione italiana a cura di Fabiola Fortuna

Edizioni Alpes

Questo libro rappresenta un’assoluta novità per la psicoanalisi italiana.
Serge Gaudè, prematuramente scomparso nel 2005, è stato uno dei più famosi psicoanalisti francesi e ha dedicato gran parte della sua vita alla pratica clinica ed all’approfondimento teo rico dello psicodramma analitico teorizzato da Eugenie e Paul Lemoine.
Con questa opera egli si propone di illustrare la funzione di rappresentazione nel contesto dello psicodramma analitico. Il fil rouge è il quadro “Las Meninas” di Velasquez, che fu oggetto di studio da parte di Jacques Lacan nel Seminario XI: quest'opera infatti contiene in forma cristallizzata tutti quegli aspetti che riteniamo salienti nel dispositivo dello psicodramma.
Dopo una breve descrizione delle leggi della prospettiva, utili ad apprezzare la complessità dell’opera di Velasquez e le relative osservazioni di Lacan, si analizzano i punti salienti e distintivi dello psicodramma analitico, anche grazie ad alcune esemplificazioni cliniche.